Diaframma, conoscerlo e sbloccarlo

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Diaframma, conoscerlo e sbloccarlo

Si sente parlare poco di diaframma. Ed è un vero peccato perché è uno dei muscoli più importanti per il nostro benessere, implicato in decine di funzioni essenziali alla nostra salute e serenità.

Cos’è il diaframma?
Il diaframma è un muscolo dalla forma simile a una piccola cupola, che divide la parte addominale da quella toracica. Presenta una conformazione tutt’altro che regolare, più alta a destra a causa della vicinanza con il fegato. Va tuttavia sottolineato che nel nostro corpo sono presenti anche altri due diaframmi: quello pelvico e il tentorio del cervelletto.

A cosa serve il diaframma
Il diaframma toracico, come detto, è essenziale per la nostra respirazione. Ma non solo: un buon funzionamento del diaframma può aiutarci anche ridurre ansia e stress. Il padre dell’osteopatia Andrew Taylor Still, dava talmente importanza a questo piccolo muscolo che scrisse: «Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e morte, imparate a conoscermi e siate sereni».

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Il collegamento tra diaframma a cervicale
Il diaframma si sviluppa già in fase embrionale. Per la precisione l’intera cupola si origina da particolari strutture che partono dalla terza e quinta vertebra cervicale. Non a caso spesso molti operatori del settore – come gli osteopati – cercando di permettere un buon funzionamento diaframmatico risolvono anche i dolori e le contratture del tratto cervicale.

Diaframma e sistema neurovegetativo
Un altro motivo per cui il benessere del diaframma equivale al nostro è l’essere direttamente collegato con il nervo vago. Ciò significa che possono esserci implicazioni a livello dei sistemi respiratorio, digestivo, cardiaco e nervoso. Non a caso il diaframma ha rapporti diretti con cuore e polmoni, ma anche con stomaco, milza, fegato e reni.

Diaframma e postura
Il diaframma è anche direttamente collegato con la nostra postura. A seconda se esso tende a rimanere troppo alto o troppo basso durante le fasi di respirazione, si possono evidenziare accentuazioni della curva lombare o cervicale. Ricordiamo anche che dalla porzione posteriore del diaframma dipartono diversi fasci carnosi che si intersecano con la prima, la seconda e la terza vertebra lombare. Inoltre è condizione comune avere problemi di sciatalgia a causa della rigidità che il diaframma può causare nella zona lombare.

Diaframma e filosofie orientali
Chi mastica un po’ di medicina ayurvedica, yoga o discipline orientali sa che il nostro corpo si ritiene essere pervaso da una sorta di ruote energetiche, definite ‘Chakra’. Uno di questi è collegato al diaframma e si chiama Chakra del plesso solare. Secondo alcune teorie questo Chakra sarebbe implicato nell’affermazione del proprio sé, e associato a calma e autostima. Quando il diaframma è bloccato o mal funzionante, il Chakra può subire alterazioni con conseguenti timidezza eccessiva, stanchezza e disturbi digestivi oppure, al contrario, la persona potrebbe essere sempre irosa o arrabbiata, agitata e avere la tendenza a sviluppare ulcere gastriche.

Come funziona il diaframma?
Quando si contrae, il diaframma si abbassa permettendo ai polmoni di riempirsi di aria (inspirazione). Noi usiamo il diaframma anche in caso di respirazione toracica o clavicolare, ma non allo stesso modo. Per questo motivo – anche se erroneamente – quando si parla di respirazione addominale spesso si dice respirazione diaframmatica.

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Stai respirando bene?
Se tutto funziona regolarmente, durante un atto respiratorio utilizziamo quasi totalmente il diaframma e in piccola percentuale anche i muscoli respiratori accessori (nell’ordine del 20%). La maggior parte delle persone, tuttavia, non respira in maniera corretta utilizzando più i muscoli accessori rispetto al diaframma.

Le conseguenze di un diaframma mal funzionante
Poiché il diaframma è collegato con molti organi, quando non funziona regolarmente si può andare incontro a molti disturbi fisici e psichici. Il primo di questi è l’ansia, ma anche stress, paure e depressione. Altri disturbi comuni sono dolori e contratture lombari e cervicali, difetti di postura, disturbi gastrici e stitichezza.

I vantaggi di un diaframma che funziona correttamente:

  • Migliore funzionalità cardiaca
  • Migliore funzionalità dell’apparato digestivo
  • Minore rischio di stitichezza
  • Maggiore ossigenazione tissutale
  • Migliore respirazione e resistenza fisica
  • Minore rischio di ansia e depressione
  • Migliore qualità del sonno

Come migliorare la respirazione diaframmatica
Tra le tecniche più comuni, spesso utilizzate nello yoga, c’è il pranayama. Si tratta di un insieme di tecniche di respirazione che hanno lo scopo di far respirare nel modo corretto, inducendo così il rilassamento di un individuo. Ma non solo: se praticata quotidianamente si può evidenziare una riduzione di molti disturbi fisici correlati come problemi digestivi, del sistema nervoso e dell’apparato cardiovascolare.

Per star meglio: il massaggio del diaframma
È possibile eseguire un semplice automassaggio a livello diaframmatico: se si esegue correttamente, entro breve tempo si avrà la sensazione di respirare meglio. Pe farlo si usano tutte le dita della mano – escluso il pollice – partendo al di sotto del margine costale e dirigendosi verso l’addome. Sono sufficienti cinque minuti, due o tre volte al giorno. L’ideale è effettuare il massaggio in posizione supina.

[fonte: diariodelweb.it]