il Respiro

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il Respiro

Un antico proverbio sancito dice: “poiché il respiro è vita, se respiri bene vivrai a lungo sulla terra”.

Nel corso delle pratiche m.a.r.c. il respiro è molto presente. Il nostro scopo non è procurare un’esperienza religiosa o mistica, come ad esempio può avvenire in alcune discipline come lo Hatha Yoga, bensì quello di aiutare a essere più vivi e più consapevoli di sé stessi e dell’ambiente circostante. Pertanto ci concentriamo sulla respirazione naturale, una respirazione facile, profonda, spontanea. Non si tratta di volere respirare ma di lasciare svolgere spontaneamente la respirazione.

Gli esercizi, mirati e integrati, nel percorso di conoscenza e gestione del proprio corpo, della pratica del metodo marc, hanno lo scopo di aiutarvi a sentire e a scaricare le tensioni che vi trattengono dal respirare con naturalezza. Tali esercizi sono di un certo aiuto per allentare le tensioni e ripristinare le funzioni naturali di inspirazione ed espirazione, ma nulla fanno se non si capiscono le modalità e i motivi per cui vengono alterare queste funzioni fisiologiche primarie di vita.

Un animale o un bambino piccolo respirano correttamente e, per farlo, non hanno bisogno né di istruzioni né di aiuto. Il modo di respirare degli adulti, invece, tende ad essere turbato da tensioni muscolari croniche che ne alterano e limitano la portata; tali tensioni sono il risultato di conflitti emotivi formatisi nel corso della crescita e il susseguirsi di difficoltà e problemi posturali.

Tuttavia ogni turbamento della respirazione naturale è dovuto a un qualche atteggiamento inconscio del ‘trattenere’, o a tensioni muscolari. 

Nel corso delle esercitazioni di respirazione, può darsi che non si riesca respirare a fondo nel timore di prorompere in un grido; dobbiamo però sapere che gridare è una tecnica di rilassamento antiquata, che le signore vittoriane conoscevano alla perfezione e fa tutt’ora miracoli, perciò consiglieremo di trovate un posto isolato per lasciarvi venir fuori il vostro grido (l’abitacolo dell’auto in autostrada è un posto eccellente!).

L’importanza di avere una funzione respiratoria sana, libera ed efficace è semplice da intuire, basti pensare che, attraverso la respirazione, riceviamo l’ossigeno necessario per il metabolismo, che fornisce l’energia di cui abbiamo bisogno.

La respirazione sana e rilassata è un’azione di tutto il corpo e prevalentemente più addominale che toracica, ciò consente l’inspirazione della quantità massima di aria con il minimo sforzo.

I movimenti respiratori si potrebbero considerare come delle onde. L’onda inspiratoria del corpo ha inizio nella parte profonda del bacino e scorre in su fino alla bocca. Mentre s’inalza, le grandi cavità del corpo si espandono per risucchiare l’aria. La gola è particolarmente importante, perché, se non si espande nell’inspirazione, non si riesce a respirare profondamente; in molte persone, la gola è gravemente contratta tanto da soffocare i sentimenti e in particolare il desiderio di piangere e gridare.

L’onda espiratoria ha inizio nella bocca e scorre all’ingiù. L’espirazione induce un rilassamento del corpo intero. Chi ha paura di lasciarsi andare, ha difficoltà ad espirare in modo completo e il torace rimane gonfio, come in difesa per riuscire ad assicurarsi abbastanza aria contro il senso di panico. Il torace gonfio, in tali casi, mantiene un’ampia riserva di aria per misura di sicurezza e il soggetto ha paura ad abbandonare questo senso illusorio di sicurezza.

Vi sono persone che quando il loro torace si espande nell’inspirazione, il ventre viene risucchiato in dentro; ciò produce un grave disturbo, poiché, malgrado il considerevole sforzo necessario ad espandere il torace rigido, entra poca aria, essendo bloccato il movimento verso il basso dei polmoni. Il ventre viene contratto e tenuto in dentro anche per reprimere sentimenti di tristezza. Risucchiamo in dentro il ventre per controllare le lacrime e i singhiozzi, infatti è qui che hanno inizio i nostri desideri più profondi. Se siete tutti intenti a reprimere le emozioni, tenete il ventre ben stretto.

Un buon pianto è come un acquazzone che pulisce l’aria. Piangere è il modo fondamentale per liberare le tensioni, come ciascuno può vedere osservando un bambino che scoppia a piangere, quando le frustrazioni gli creano una tensione insopportabile. Nessuno deve mai vergognarsi di piangere, poiché siamo tutti dei bambini nel nostro cuore.

La respirazione è anche in relazione con la voce. Purtroppo molti sono inibiti nell’emissione di qualsiasi suono. Il soffocamento di questi suoni produce nella gola una grave costrizione, che a sua volta limita seriamente la respirazione.

Nel metodo marc lasciate che la respirazione si sviluppi spontaneamente. Se da un lato non vogliamo che forziate il respiro, vogliamo però che vi rendiate conto di quando non state respirando. Se vi rendete conto che state trattenendo il respiro, emettete un sospiro. L’altra norma è di emettere un suono. Se emettete un sospiro, fate che sia udibile. In molti ciò può risultare un problema importante, in quanto da bambini venivano severamente ammoniti a starsene quieti. Tale negazione del diritto di far uso della propria voce, può averli indotti e credere di non avere voce in capitolo in ciò che li riguarda personalmente.

Se ti ritrovi, in qualche modo, con ciò che ho scritto e desideri iniziare il percorso m.a.r.c., che comprende anche questo approccio alla respirazione, chiamami o scrivimi al 3334072147.

Ti aspetto!

Luca G.