Il piede: parliamo di core foot

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Il piede: parliamo di core foot

Il piede è uno “strumento” fantastico, con i suoi archi plantari, longitudinale e trasversale (meno importante), frutto di una evoluzione durata milioni di anni. L’arco come la volta di un soffitto regge con la massima efficienza il nostro peso secondo precise linee di carico, gli ingegneri sanno bene queste cose. E’ costituito da 26 ossa e da diversi muscoli, intrinseci ed estrinseci la cui funzione è quella di articolare in modo estremamente efficiente le ossa che si rivelano con movimenti armonici del piede: come tenerci in posizione eretta, scendere le scale, camminare ed infine CORRERE.

Uno studio statunitense ha introdotto il concetto di “core foot”, paragonabile al core addominale inteso come regione di intersezione tra forze ascendenti e discendenti, anteriori e posteriori e latero laterali. 

Il piede ha una funzione meccanica elastica che aumenta l’efficienza della locomozione riciclando energia attraverso la componente elastica riflessa ma allo stesso tempo è anche un dissipatore di energia che grazie ai propriocettori, al contatto del terreno aiuta a stabilizzarne il movimento.

Questo studio diventa punto di partenza per una serie di considerazioni che danno la massima importanza al piede che probabilmente a causa delle scarpe e dei piani perfettamente orizzontali come pavimento, manto stradale, … hanno ridotto notevolmente la sua funzionalità. In fisiologia esiste una forma di adattamento, se ti alleni a fare qualcosa c’è una compensazione, purtroppo accade anche il contrario!

Avete mai provato a camminare scalzi?

Non solo in casa ma pere strada, in spiaggia, sul prato, sui ciotoli, su un piano inclinato, si percepiscono sensazioni nuove che un tempo erano la normalità e probabilmente c’erano meno problemi di mal di schiena.

Avete mai provato a correre scalzi?

Dopo le prime falcate un po’ impacciate, vi ritroverete a percepire una corsa più naturale, meno difettosa, più perfetta, DI MESOPIEDE….ma non fatevi prendere dall’entusiasmo, l’infortunio è dietro l’angolo perché tendini e muscoli non si sono ancora adattati al nuovo modo di correre ma un abituale allenamento può fare solo bene perché miracolosamente il vostro appoggio sarà perfetto.

Esistono esercizi specifici per allenare la pianta del piede, alcuni tra questi sono le famigerate andature, fatte di saltelli e “camminate strane” croce e delizia di molti atleti e preparatori, in aggiunta ci sono anche esercizi oculo-podalici, sensoriali e “prensili”.